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18/08/2006

 

Ne fanno parte anche Palmi e Oppido Mamertina
La Confederazione dei Comuni
alla riscoperta delle radici italiche

 
di ivan pugliese
In attuazione di politiche comuni, dirette alla riscoperta e alla valorizzazione del patrimonio culturale ed archeologico, è nata la "Confederazione dei Comuni Italici" grazie all'associazione dei comuni di: Santa Maria del Cedro, Tortora, Oppido Mamertina e Palmi.
L'intento della Confederazione è di operare in rete per avviare processi e progetti integrati di qualità per lo sviluppo locale, fondati sull'ottimizzazione delle risorse materiali, culturali ed umane, proponendo un'approfondita analisi sull'approccio integrato dei siti archeologici e sugli aspetti specifici della conservazione, gestione e valorizzazione di essi. Importante in questo contesto è la collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Calabria che, nei propri programmi di tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico, ritiene prioritarie azioni ed iniziative fra le amministrazioni locali, e a tal fine rilevante è il ruolo della Regione Calabria che ha privilegiato, nell'ambito degli accordi di Programma Quadro d'intesa con il Ministero dei Beni Culturali, iniziative volte all'integrazione del patrimonio e delle risorse. I comuni di Santa Maria del Cedro, Tortora, Oppido Mamertina e Palmi si prefiggono, attraverso la riscoperta del Mondo Italico, di esplorare nuove possibilità di condivisione delle eccellenze del patrimonio culturale e paesaggistico.
Gli Italici hanno abitato l'area a sud del fiume Petrace, tra il IV ed il I secolo a.C. . Nel più ampio panorama dell'offerta archeologica regionale, i territori di Oppido Mamertina e Palmi per l'area del tirreno meridionale, Tortora e Santa Maria del Cedro per l'area del tirreno settentrionale calabrese, sono espressione, per l'età ellenistica in particolare, della presenza oramai ampiamente documentata di popolazioni italiche. Mentre i Lucani occuparono l'area settentrionale della Regione, stabilendo come confine meridionale del loro territorio il fiume Laos, i Brettii, separatisi dalla confederazione nel 356 a.C., si insediarono lungo il versante meridionale; i Tauriani, in particolare, occuparono stabilmente la zona a sud del fiume Metauros, l'odierno Petrace, nell'area dell'attuale Piana di Gioia Tauro. In collaborazione con la Soprintendenza e le Province di Cosenza e Reggio Calabria è così stata istituita la mostra itinerante "Le radici nel futuro", curata dal Museo Nazionale di Reggio Calabria che mette in evidenza gli aspetti della vita quotidiana e quelli bellici del popolo Italico, valorizzando gli aspetti di un periodo storico che ha segnato e caratterizzato profondamente questi territori.