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23/07/2006

VICENDA OSPEDALE

 

 
Putortì illustra il Piano di riordino sanitario e smentisce i falsi allarmi                                                                            Domenica 23 luglio 2006
Asl 10, parla il direttore generale
«Nessun ospedale verrà chiuso»

 
di michele albanese
PALMI - Cita Peguy , il grande pensatore cattolico, "Niente è più difficile del vedere ciò che si vede" Giuseppe Putortì, ex Vice-Prefetto, da poco più di sei mesi al vertice dell'Asl di Palmi, una delle più disastrate della Calabria, per sintetizzare al meglio quello che sta accadendo, "sia pur con i dovuti e numerosi distinguo", nella Piana a proposito di riorganizzazione e riordino ospedaliero.
"Fin dal mio insediamento - dice il Direttore Generale al Quotidiano della Calabria - ho potuto constatare come una delle tragiche costanti di quel sistema-non sistema che è la sanità nell'Asl 10 fosse la forte criticità dei servizi di emergenza-urgenza, il costante rischio, troppo spesso mal celato, di interruzioni di pubblico servizio, costi enormi per coperture di turni del personale comunque all'insegna della precarietà e della provvisorietà. Pazienti-utenti trattati, per mutuare espressioni ricorrenti nell'opinione pubblica di quel territorio, come pacchi postali, in un clima di totale sfiducia nell'offerta e nella qualità dei servizi ospedalieri, con rare eccezioni. Il sopraggiungere dell'estate, poi, tra ferie, malattie improvvise, trasferimenti, esenzioni parziali e totali, e quant'altro, secondo dati incontrovertibili, aveva finora portato con sé altra tragica costante: la polarizzazione su un unico presidio ospedaliero, quello di Polistena, della chirurgia d'urgenza, a fronte di una rete ridondante e per ciò stesso carente di pronto soccorso e di supporti diagnostici obsoleti, frammentati, e dispersi sui cinque Presidi. Una sola Tac, peraltro, soggetta a guasti in specie nel periodo estivo, con un carico enorme sui sanitari di altre Asl che non hanno mancato di far sentire le loro doglianze. A ciò si aggiungono - si sfoga il Dg - disallineamenti nei protocolli di cura e controllo in fase acuta per la dislocazione irrazionale di reparti, in specie tra Palmi e Gioia Tauro, unità operative con ridottissimo personale, medico e sanitario, tale da non garantire in via assoluta la continuità assistenziale e continue richieste, peraltro legittime, di buona parte della dirigenza medica, che preferirebbe la chiusura o l'accorpamento a fronte dei rischi inevitabili per l'utenza ed i pazienti in carico. Inevitabili le disfunzioni, con conseguenti, pesantissimi drammi, fino al decesso di vite umane."
Fotografia perfetta dottor Putortì. Tanto perfetta che in quella occasione i sindaci ebbero ad esclamare con tristezza: "Mai più". Ed allora?
"Questa situazione ha spinto la direzione strategica ad adottare, nel pieno rispetto della procedure, in via straordinaria, un piano per l'estate in grado di minimizzare i rischi ed evitare non auspicabili chiusure di numerosi reparti presso tutte la strutture. Le principali misure hanno riguardato il trasferimento dei ricoveri dalla medicina generale di Gioia a quella di Palmi, di quelli della Pediatria di Taurianova a quella di Polistena, la rimodulazione dei "così detti" Pronto Soccorso in linea con la legislazione vigente in materia con garanzie di intervento h24 in tutti i presidi, il trasferimento dei ricoveri cardiologici dalla Cardiologia di Palmi a Gioia Tauro, e ciò in considerazione dei numerosi disservizi registrati, oggetto per di più di indagine anche interna, che solo per puro caso e per l'eroismo di alcuni medici non si sono trasformati nell'ennesimo dramma."
Si, ma qualcuno ha parlato di riduzione di posti letto...
"Nessuna riduzione di posti letto, anzi un congruo aumento dei medesimi nelle sedi di maggiore criticità e garanzia di continuità delle sale operatorie attive quest'anno su due presidi, a fronte di forti spinte per la chiusura della chirurgia di Gioia, divenuta ricorrente negli anni, elemento quasi tradizionale e scontato dell'Asl. Appare superfluo evidenziare la prudenza e l'attenzione con cui tali interventi sono stati e saranno disposti, affidati peraltro in gestione a qualificata e competente dirigenza sanitaria.
Quali sono e in quali settori gli altri interventi che avete programmato?
"Sul piano dei servizi diagnostici, è da dire che dopo anni, contestualmente all'avvio della relativa gara di acquisto, è stata collocata presso il Presidio Ospedaliero di Polistena una Tac ed attivata una convenzione con la neurochirurgia dell'Azienda Ospedaliera di Reggio per la tele-trasmissione delle immagini con apparecchiature e strumenti finora lasciati sotto coltri di polvere. Il che consentirà di evitare le inqualificabili "spedizioni" fuori Asl di pazienti in fase acuta. Il 4 agosto giungeranno le offerte per la digitalizzazione delle radiologie che con un ulteriore risparmio di costi eleverà la qualità degli standard di quei servizi in tutti i presidi. Circa i laboratori, l'attività è stata potenziata per rispondere in modo esaustivo agli interventi in emergenza-urgenza. Si sarebbe potuto fare di più, certamente, ma le rigidità e criticità dell'azienda consentono margini esigui di flessibilità, pur a fronte di assunzioni di responsabilità comunque adottate a garanzia della vita umana."
Si tratta di soluzioni definitive?
"Potrà essere definita, come lo è stata, specie da parte di alcune sigle sindacali, una soluzione "tampone", ma almeno per la prima volta sono state assunte decisioni, è stata fortemente sentita la responsabilità morale di agire, è stata contestualmente varata la proposta di riordino definitivo con una prima comunicazione in sede di Comitato dei Sindaci, cui faranno seguito dopo l'esame della Conferenza le ulteriori fasi istituzionali.
A proposito del Piano Attuativo , le polemiche non mancano specie a Palmi
"Le notizie apparse su alcuni organi di stampa circa propositi di chiusure di Ospedali, in particolare quello di Palmi, sono del tutto prive di fondamento, prevedendo anzi la proposta di piano di riordino una caratterizzazione realistica e concreta di ogni singola struttura in un quadro unitario e sostenibile di riferimento, tale da eliminare la nomea diffusa anche a livello nazionale di costosissimi "ospedali da campo". Come Direzione Strategica ci sentiamo investiti di tale compito, disponibili al confronto, ma anche risoluti ad andare sino in fondo, consapevoli che lasciare l'Asl in mezzo al guado, già esausta per i continui "andata e ritorno", come si è finora fatto, non serve ai cittadini della Piana, che ritengo siano stanchi di tutti gli orpelli campanilistici, di tutte le forme di tutele personalistiche, proiettati ad evitare incessanti fughe, a trovare risposte sanitarie esaustive, rassicuranti, complete e non polverizzate, frammentate e disperse irrazionalmente su tutto il territorio."
 
   
 

Cosa succede  a Taurianova e Palmi?

selezione di alcuni articoli di giornali 

     
 

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La Margherita si oppone alla chiusura di Pediatria

 
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La battaglia per l'ospedale riparte dalla Provincia

 
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Interventi per il "Pentimalli"
 

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Pediatria, blocco dei ricoveri il difensore civico protesta

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